Spesso mentre leggiamo uno spartito musicale oltre alle note troviamo dei piccoli segni posti accanto o sopra le note stesse, troviamo anche delle piccole letterine spesso poste sotto il rigo musicale, insieme magari a qualche altro simbolo.
Ma a cosa servono questi segni? E come vanno interpretati dall’esecutore? Se cerchi un articolo semplice ed esaustivo che te ne spieghi il significato, sei nel posto giusto!
In questo articolo ti dirò in maniera semplice cosa significano i vari segni d’espressione e le diverse dinamiche in musica.
Le dinamiche:
I segni (come quelli nell’immagine) che spesso trovi sotto il pentagrammaIl pentagramma è l'insieme delle cinque linee e dei quattro... Scopri di più indicano con quale intensità il compositore vuole che tu esegua le note e sono chiamati segni dinamici.
I segni dinamici possono essere diversi a seconda dell’intensità con la quale devi suonare un determinato suono.
Ecco un piccolo schema:
In una composizione musicale, il passaggio da un grado dinamico ad un altro può essere improvviso o graduale.
Un cambiamento dinamico improvviso lo si ottiene scrivendo il segno sopra le note proprio quando si vuole avere il cambiamento.
A questo scopo, alcuni segni dinamici possono essere combinati assieme, ad esempio fp, che vuole dire forte seguito improvvisamente da piano.
Attenzione però, la dinamica posta sotto una nota continua ad essere valida per tutte le note successive fino ad un successivo segno dinamico.
Quindi, nel caso di questo esempio il forte non corrisponderà solo alla nota Do ma a tutte le note successive fino al piano della nota Do della seconda battuta.
Le forcelle:
Il passaggio graduale, da un grado dinamico ad un altro è di solito indicato da un segno a forma di forcella.
Le forcelle che possiamo trovare sono di due tipi:
che suggerisce un aumento dell’intensità sonora
che, al contrario, suggerisce un calo di intensità sonora.
E’ anche possibile trovare delle scritte che esprimano a parole il significato delle forcelle: ad esempio, crescendo decrescendo o diminuendo.
Altri segni d’espressione :
Vi sono molti altri segni usati per indicare effetti particolari.
I più frequenti sono:
che vuol dire sforzando, cioè rinforzando il suono con un accento marcato.
che vuole dire staccato, cioè suono breve, come pizzicato.
che vuol dire staccatissimo
che indica suono tenuto, e vuol dire che la nota deve essere tenuta o sostenuta per tutta l’esatta durata del suo valore e, in più, leggermente accentuata.
Questi segni sono posti sopra o sotto la nota a cui si riferiscono.
A volte possibile trovare un aggettivo, come cantabile, sostenuto, dolce, giocoso, maestoso, animato etc.. posto all’inizio del brano o di un periodo musicale. Questo serve a far capire il carattere generale del brano, quindi, anche le diverse dinamiche poste sul pentagramma saranno subordinate all’aggettivo. Mi spiego meglio, un forte di un brano “dolce cantabile” sarà diverso da un forte di un brano “marziale, solenne”