5 VST plugins indispensabili per chi produce e registra musica al computer

Oggi parleremo di una tecnologia in progressivo sviluppo che, ogni appassionato di Home Recording avrà, almeno una volta, incontrato nella fase di produzione e mixaggio delle proprie canzoni: ci riferiamo ai VST plugins. La nostra redazione ha selezionato i 5 migliori VST plugins che non possono mancare nel vostro assetto di registrazione, se volete iniziare a sperimentare coi software musicali e con gli emulatori di ogni sorta. 

Ma facciamo un passo indietro precisando cosa sono i plugins e la terminologia.

Che cos’è un VST plugin?

VST è l’acronimo di Virtual Studio Technology

Questa particolare tecnologia è stata sviluppata dalla casa di software musicale tedesca, la Steinberg, la stessa che ha lanciato la famosissima DAW, Cubase. Il lancio dei VST plugins nel lontano 1996, infatti, era stato pensato proprio per essere utilizzato all’interno della piattaforma, ma per innovazione e modernità, essa si è estesa per la maggior parte dei software ed è, chiaramente, diventata una tecnologia “di massa” rendendone vantaggiose le caratteristiche, poichè, spesso i VST si possono trovare gratuitamente anche con buonissimi  livelli di resa sonora. 

A testimonianza di ciò, gli sviluppi che ha attraversato negli anni sono molteplici, arrivando alla sua terza versione, cioè VST3 (che ha sostituito definitivamente la versione ormai obsoleta dei VST2).

VST 32bit o VST 64bit?

Quando scarichiamo dei VST plugins, spesso, troviamo lo stesso software musicale in due o più formati. I più comuni sono VST 32bit e VST 64bit. 

Ma a cosa si riferisce questa denominazione? É importante non confondere questa dicitura con quella che si riferisce alla qualità audio (16bit, 24bit o 64bit float), perchè indicano due cose distinte e separate. Piuttosto, essa si riferisce al tipo di compatibilità con il sistema operativo o con la DAW di riferimento con cui stiamo usando i VST. Ad esempio, se si possiede un Windows a 64bit (o maggiore), il VST più adatto a sfruttare la capacità del processore sarà, ovviamente, quello a 64 bit, anche se ciò non significa che quello a 32bit non funzioni con esso. Stesso discorso vale per la DAW, ad esempio, se si sta usando FL Studio a 64 bit sarà opportuno integrare i VST 64bit e via dicendo. 

La sostanziale differenza fra VST 32 bit e 64 bit è che, fondamentalmente, i VST 32 bit possono utilizzare un massimo di 4gb di RAM, rischiando di sovraccaricare i vostri progetti e far chiudere la DAW senza preavviso, magari perdendo il lavoro svolto: vi raccomandiamo, sempre, di salvare periodicamente i vostri progetti!

Proprio per questi limiti, la maggior parte dei VST si trovano in 64bit, sostituendo in larga parte i 32bit ormai in disuso.

Come fare a installare e integrare i VST nella DAW di riferimento?

Quando scarichiamo i VST, gratuiti e non, li troviamo in diversi formati:

  • .dll = il formato più comune compatibile con tutte le DAW in Windows
  • .au = il formato di riferimento in ambito macOS e iOS (plugin Logic Pro X, utilizzabile con Logic e le altre DAW disponibili – vst per mac, plugin per mac)
  • .aax = il formato usato sulla DAW Pro Tools a partire dalla versione 11
  • .rtas = il formato usato sulla DAW Pro Tools nelle versioni precedenti alla 11

Alcuni VST permettono, tramite un file di installazione .exe, di decomprimere automaticamente il file e installarlo autonomamente nel pc e nelle cartelle delle varie DAW che si trovano all’interno del computer.

Altri, invece, forniscono una cartella contenente una o più fra le estensioni sovracitate, e richiedono di essere installate manualmente. Ma come? É semplicissimo, è sufficiente copiare il formato compatibile col vostro computer, all’interno della cartella VST della DAW che avete installato. 

Facciamo un esempio pratico: un giorno, decidiamo di scaricare il free VST emulatore del synth polifonico Klevgrand Syndtsphere (VST attualmente gratuito per macOS e Windows – download plugin scaricabile qui). Quando lo scarichiamo troviamo una cartella con le due estensioni disponibili per Windows o Mac. Per aprirlo nella DAW di riferimento, dobbiamo, con un semplice procedimento di copia-incolla, nella cartella VST della DAW preferita.

Riassumendo, se abbiamo questo file:

C:/Utenti/Utente1/Download/Klevgrand/Synthsphere/Windows(64 bit)/synthsphere.dll

Copiamo il file e lo incolliamo qui (abbiamo preso Cubase come DAW di riferimento, ma potrebbe essere qualsiasi altra DAW):

C:/Programmi/Steinberg/Cubase/VSTplugins

In questo modo, aprendo la DAW e aggiornando la lista dei VST per Cubase, troveremo il nostro nuovo programma pronto a essere utilizzato.

I 5 migliori VST plugins

La nostra redazione ha selezionato 5 VST plugins che rappresentano un vero must e di cui non puoi fare a meno. Senza dubbio sono dei plugin VST molto ben sviluppati e adatti a un approccio professionale. Se sei un neofita ti consigliamo di scaricare i tantissimi freeware VST (vst gratis) che sono disponibili su internet e di cui ci occuperemo in un’altra occasione. 

La nostra selezione comprende: Native Instruments Massive X, Serum by Xfer Records, Sylenth1 by Lennar Digital, Arturia Pigments 2, Nexus 3 by reFX.

Native Instruments Massive X

Il Massive X della Native Instruments è l’ultima versione dell’emulatore di VST synth analogico che ogni producer deve avere. Graficamente diverso dai precedenti Massive ha infinite possibilità di modifica del suono, disponendo al suo interno di oscillatori, effetti, knobs e bande colorate, LFO che ci mettono nelle condizioni di plasmare il suono a nostro piacimento e, che lo rendono il miglior VST in circolazione. Dispone di una vasta libreria di preset (settaggi preimpostati), ma è possibile scaricarne molti altri sul web.LfptpIKkoGKEq8yTgRsJ5rF7Tqdlve5Em5GiMTGpJidmlTSPVJe0weBMXp5r8ob0lYC IznoZKM3xpM zBMBpCy0B9XksQ xMuK 5r13m4AaPTjcprl0P4CIErDCAGYsfobRdLCNahvoWDmS g

Ottima per le linee di basso o per i lead massicci!

É possibile reperire Massive X acquistando il vastissimo pacchetto Komplete 12 (che comprende tantissimi altri VST instruments quali Monark, Absynth 5, VST piano, Kontakt VST, librerie Kontakt e molti altri).

Recensioni e prezzi su AmazonIeKlcyoCWQPDA rmX6l9okeuwbM oULsqCv Y3kepltR25GSEMbAluCuvLYBn5fw7XIsmE5js9cUDRjZBIl9rFwaEMzRDxMRngTCkJFMRlLCB8a 0oao9n7MPptAxu38sxm6A3 8RsRHvjJ1qQ

O, in alternativa, attendendo l’uscita di Komplete 13, fissata per l’1 ottobre 2020.

Serum by Xfer

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Serum, sviluppato da Xfer Records, è uno dei VST che permette una personalizzazione completa e personale, oltre ad avere una grafica moderna e accattivante. Come il precedente, anche questo è un emulatore di synth plugins, e comprende parecchie librerie suoni utilizzabili solo su Serum. 

Ottimo per la musica elettronica per riprodurre al meglio pad, bassi, lead e saw!

É possibile reperire il VST download, acquistandolo presso il sito ufficiale della Xfer Records.

Sylenth1 by Lennar Digital

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Il Sylenth1 di Lennar Digital è un emulatore di synth analogico e fra tutti gli altri e uno dei più leggeri e con moltissime funzioni. Dispone di filtri, oscillatori e modulatori e nella parte centrale troviamo la possibilità di aggiungere 6 effetti sul master + 1 arpeggiatore: oltre all’arpeggiatore, dunque, troviamo la possibilità di aggiungere la distorsione, il phaser, il chorus, l’equalizzatore vst, il vst delay, il riverbero e il compressore. Anche per questo VST ci sono una miriade di preset, a volte raggruppati in bank di preset (insieme di preset tematici: ad es. House preset, Rhodes preset…). 

Ottimo per ogni esigenza e per non affaticare la CPU del vostro computer!

É possibile scaricare una versione prova del VST instrument qui.

Arturia Pigments 2

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L’Arturia Pigments 2 è un potente emulatore di synth analogico, sviluppato dalla nota casa francese famosa per i controller MIDI e per molti altri prodotti quali step sequencer e VST. Quest’emulatore combina wavetable, analogico virtuale, synth granulare e campionatore di suoni, in un unico stimolante strumento. 

Al suo interno, troviamo parecchie nuove caratteristiche che lo rendono un ibrido molto interessante: una sezione per campionatori audio, una nuova modalità di synth granulare, un sequencer e nuovi filtri e delay.  É disponibile, inoltre, una libreria vst di suoni e preset sviluppata per ottimizzare al meglio le caratteristiche del plugin con la collaborazione di artisti affermati nel mondo della musica.

É possibile provare il VST synth in una versione demo disponibile sul sito ufficiale della casa francese qui.

Nexus 3 by reFX

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Il Nexus 3, sviluppato dalla reFX della mente creativa di Manuel Schleis, produttore e sound designer tedesco, è un emulatore di synth che, nella sua terza versione, ha raggiunto un buonissimo livello di performatività e completezza. 

Riformulato sia in veste grafica che di caratteristiche, questa versione è davvero molto professionale e ingloba al suo interno tante sfiziose possibilità e infinite variabili che renderanno il suono molto più ipnotico. 

Il software è stato alleggerito e, in questa versione, “gira” molto più velocemente rispetto alle precedenti, anche quando si caricano gli innumerevoli preset,  disponibili al suo interno. Oltre ai classici suoni Nexus VST presenti anche in questa versione, troviamo nuove sonorità e alcune innovative modalità: fra le più interessanti, la sezione dedicata agli effetti (EQ, filtro, riverbero vst, delay, impulse e limiter) con cui possiamo modificare i preset, la modalità sequencer e, infine, la interessantissima modalità arpeggiatore, la quale permette di creare degli sviluppi armonici molto interessanti.

É possibile acquistare il plug-in sul sito ufficiale della reFX

In conclusione

Abbiamo visto quali sono i 5 VST indispensabili per chi crea e registra musica al computer, e siamo certi che almeno uno di questi, se siete appassionati di Home Recording, è già stato parte dei vostri mix e delle vostre creazioni. Sicuramente è molto interessante interagire con questi VST anche avendo l’occasione di assegnare ai vostri controller MIDI  la possibilità di gestire il software con un supporto fisico adatto a questa e ad altre funzioni per suoni MIDI professionali. 

Il nostro consiglio sui controller MIDI con cui puoi gestire i VST:

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Se siete d’accordo con la nostra selezione fatecelo sapere sui nostri canali social e diteci di quale VST non potete fare a meno nel vostro setup di Home Recording. 

Alla prossima e buona musica!

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