Imparare gli standard jazz è un passaggio essenziale per ogni musicista che voglia davvero comprendere il linguaggio del jazz e sviluppare la propria voce musicale.
In questo articolo esploreremo perché gli standard jazz sono così importanti, come iniziare a studiarli in modo efficace e quali sono i migliori brani da affrontare per chi è alle prime armi.
Alcuni spunti arrivano anche dal lavoro che porto avanti da tempo con Alex Terrier su Jazz Video Lessons, con cui abbiamo il piacere di collaborare e confrontarmi regolarmente.
Questi brani, considerati la colonna portante del repertorio jazzistico, offrono un terreno fertile per esplorare l’armoniaL'armonia può essere intesa in due modi:
1- Come sovrap... Scopri di più, la melodia e soprattutto l’improvvisazione. Non solo permettono di sviluppare competenze musicali fondamentali, ma creano anche un linguaggio comune per suonare e comunicare con altri musicisti — specialmente in jam session o contesti live.
Perché ogni musicista dovrebbe imparare gli standard jazz
Imparare gli standard jazz è un passo fondamentale per chiunque desideri padroneggiare l’arte del jazz. Questi brani offrono una panoramica della storia del genere e forniscono una base per l’improvvisazione e il solo. Conoscere gli standard permette inoltre di sviluppare competenze musicali e di esplorare nuove idee musicali.
In aggiunta, imparare gli standard jazz è un ottimo modo per connettersi con altri musicisti: molti standard vengono suonati in jam session o concerti, e conoscerli facilita la comunicazione e la collaborazione musicale.
Come imparare gli standard jazz da principianti — consigli e tecniche
Imparare gli standard jazz può sembrare un’impresa ardua, specialmente per chi è nuovo nel genere o non ha una guida adeguata. Tuttavia, ci sono diversi suggerimenti e tecniche che possono rendere il processo più facile:
- Ascolta le registrazioni originali: il primo passo è ascoltare versioni storiche, se possibile quelle originali, per capirne l’interpretazione e confrontarle con versioni più moderne.
- Suona insieme alle registrazioni: suonare con le tracce ti aiuta a sviluppare l’orecchio e a capire come interpretare la melodia.
- Suddividi il brano in parti: pratica ogni sezione individualmente per padroneggiare la struttura e la progressione armonica.
- Suona con altri musicisti: l’interazione con altri aiuta a sviluppare abilità e a scoprire nuovi approcci al brano.
Analizzare gli standard jazz — progressioni armoniche e melodia
Un tratto chiave degli standard jazz sono le loro progressioni armoniche. Fino all’era del bebop queste progressioni sono relativamente semplici, spesso basate su schemi consolidati. Avere una buona comprensione armonica degli standard “storici” aiuta a gestire progressioni più complesse.
Uno degli errori comuni è imparare la melodia e la progressione armonica separatamente: è importante studiare la relazione fra melodia e accordi, perché molte risposte si trovano proprio lì.
Praticare gli standard jazz — solo e improvvisazione
Quando hai imparato uno standard, il passo successivo è praticare il solo e l’improvvisazione. Ciò implica utilizzare la progressione armonica e la melodia del brano come punto di partenza per sviluppare nuove idee musicali. L’improvvisazione è una componente essenziale del jazz, e padroneggiarla può richiedere tempo.
Spesso agli studenti viene detto: “ecco gli accordi, ecco le scale, ora improvvisa!”. È come insegnare a nuotare dicendo: “ecco l’oceano, ecco il costume, ora nuota!”. Serve andare per gradi. Per questo motivo Alex Terrier ha sviluppato un programma in 4 livelli di improvvisazione, che avanza passo dopo passo.
Errori comuni da evitare quando si imparano gli standard jazz
- Scegliere brani troppo difficili: è meglio iniziare con pezzi gestibili piuttosto che affaticarsi con brani troppo complessi.
- Studiare troppi brani contemporaneamente: questo può portare a poca concentrazione e alla mancata padronanza di nessuno di essi.
- Trascurare la melodia: pur essendo le progressioni armoniche importanti, la melodia è il cuore del brano; ignorarla può portare a interpretazioni poco convincenti.
Risorse per imparare gli standard jazz — libri, registrazioni e risorse online
Esistono molte risorse utili per chi vuole imparare gli standard jazz: libri, corsi (in presenza o online), workshop e siti web. Avere un insegnante privato è ideale, ma nulla sostituisce ore di pratica. Chi promette di “suonare come un professionista in 4 settimane” spesso vende illusioni.
Anche su piattaforme come YouTube c’è molto materiale, ma può essere dispersivo e poco organizzato se non guidato in modo coerente.
Ecco i 5 standard jazz consigliati per iniziare
- C Jam Blues
È un blues in 12 battute con una melodia estremamente semplice, ottimo come primo brano per esercitarsi su articolazione, sviluppo di motivi, trasposizione in tutte le tonalità, swing, linea di basso e improvvisazione. - Take the A Train
Un classico del repertorio jazz, imprescindibile: impossibile che non venga suonato in una jam session. Scritta da Billy Strayhorn nel 1939, divenne il brano emblematico dell’orchestra di Duke Ellington. La progressione armonica è classica e semplice, e la melodia facile da ricordare, ideale per lavorare su improvvisazione e fraseggio. - All of Me
Composto nel 1931 da Gerald Marks con testi di Seymour Simons. Ha una forma ABAC in 32 battute: un po’ più complesso dei primi due, ma con melodia accessibile e cambio armonico abbastanza regolare (spesso 2 battute per accordoL'accordo è la sovrapposizione di tre o più suoni.
L'a... Scopri di più). Utilizza dominanti secondari e una cadenza plagale. - Autumn Leaves
Composto da Joseph Kosma nel 1945, originariamente con testi di Jacques Prévert in francese (“Les Feuilles mortes”), poi con parole di Johnny Mercer in inglese. La forma è AABC e la progressione armonica è basata su cicli di II–V–I; questo schema si ritrova anche in molti altri standard (es. All the Things You Are, Bluesette, Afternoon in Paris). Studiare Autumn Leaves in varie tonalità è molto utile. - My Little Suede Shoes
Firmato da Charlie Parker e pubblicato nel 1952 nell’album South of the Border. È un brano in forma AABA da 32 battute, con melodia semplice e progressione armonica che non modula (ma include dominanti secondari). Questo brano offre anche l’occasione per familiarizzare con ritmi latini e possibili armonizzazioni.